Per rispondere a questo enigma, dovremmo fare un bel viaggio a ritroso nel tempo e osservare un nostro antenato, un primitivo cacciatore e raccoglitore.
Quali erano le preoccupazioni e le sofferenze di questo antenato?
Il vero problema era proprio trovare cibo, acqua, riparo ma soprattutto poter sopravvivere.
L’uomo è sempre fuggito dai pericoli, li ha sempre evitati, ed ancora oggi, la mente umana a distanza di secoli, continua a fare la stessa cosa.
Si scansionano i dati della realtà, si cercano i problemi e si rifuggono. Ma nel 2022 uscendo di casa non incontriamo più le tigri, con i denti a sciabola, ne i mammut pronti a distruggere il nostro accampamento, ne i lupi famelici che attendono di sbranare la nostra famiglia.
I nostri nemici di oggi invece sono, il non essere una buona madre per i nostri figli, il non riuscire a conciliare famiglia e lavoro, il perdere la propria indipendenza,il non apparire in forma, il fare una figuraccia, l’essere rifiutati, ammalarsi e non riuscire a proteggere i nostri cari ecc.
La mente moderna continua a metterci in guardia rispetto al poter fallire su qualsiasi obiettivo, ecco perchè alle volte bypassiamo ciò che di buono abbiamo nella nostra vita, per preoccuparci invece di fantomatici eventi per il futuro, proprio perchè la nostra mente è progettata proprio per questo, per metterci in allerta e pericolo.
Come poterla risolvere?
Il primo passo per iniziare a non soffrire più è consapevolizzare “COME FUNZIONA LA NOSTRA MENTE.”
Pensare ai problemi non aiuta, anzi li ingigantisce ancora di più. E’ bene iniziare a disinnescare il processo della sofferenza, accogliendo e comprendendo l’emozione per poi trasformarla, solo allora potrai risolvere e vivere una vita più appagante e significativa.
Simona
Trainer & Coach olistica
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